“Occorre fare chiarezza…” declamava il consigliere Monti a maggio, a proposito dell’impossibilità per numerose famiglie di accedere alla scuola elementare di Sanpierdicanne, a causa dell’assenza di visione e programmazione, nonostante le molte richieste pervenute.
Chiarezza che però lui stesso – consigliere di maggioranza con delega alla scuola – non ha ancora provveduto a fornire. Tanto che il Tribunale ha nominato un commissario ad acta con adeguate competenze, incaricato di effettuare un sopralluogo ed esaminare la documentazione per stabilire se esistano spazi sufficienti per la creazione di un’ulteriore aula.
Ma come?
Come mai, consigliere Monti, dai documenti forniti il Tribunale non comprende per quale motivo le sei aule disponibili non consentano l’istituzione di due classi prime, considerando che alle cinque attuali dovrebbe aggiungersi una seconda classe prima?
Saranno “illazioni” anche quelle del Tribunale?
Indipendentemente dall’esito finale, è ormai evidente che il suo modus operandi, contraddistinto da inadeguatezza e totale mancanza di programmazione (a meno che non esistano motivi a noi e ai chiavaresi tuttora ignoti), non è compatibile con il ruolo politico che ancora vorrebbe rappresentare davanti alla città in qualità di delegato alla scuola.
Quanto all’assessora Canepa, che in modo scomposto ci aveva accusato di “mescolare interessi personali a quelli pubblici”, ci permettiamo di ricordarle che quando un cittadino, padre, madre o nonno che sia, si rivolge alla giustizia per tutelare il diritto all’istruzione del proprio figlio, non è mai una questione personale.
È una battaglia civile, che riguarda tutti.
E a giudicare dalla decisione del Tribunale, evidentemente non così infondata.
D’altronde, l’assessora Canepa, responsabile dei servizi sociali, fa parte della giunta che oggi si dichiara sorpresa di fronte alla notizia, ormai praticamente certa, che a Chiavari verrà chiuso il reparto di neuropsichiatria infantile, con trasferimento a Rapallo o Sestri Levante.
Parliamo di un servizio che segue oltre duecento famiglie sul territorio, un presidio fondamentale per la salute psicofisica dei minori, eppure nessuno in Giunta, né l’assessora né tantomeno il sindaco, che presiede la Conferenza dei Sindaci dell’ASL 4, sembrano esserne stati informati.
Com’è possibile?
Anche in questo caso si sono forse sottovalutati dei segnali?
O si è preferito, ancora una volta, voltarsi dall’altra parte fino al punto di non ritorno?
La sensazione è che la chiarezza evocata a parole sia l’unica cosa che manchi nei fatti.
Corticelli Alberto – Presidente Vola Chiavari
Grillo Davide – Presidente Impegno Comune
