DEPURATORE: SEGALERBA E MESSUTI, OTTO ANNI DI FUGA DALLE RESPONSABILITÀ
Chiavari dice no al depuratore sulla Colmata, ma chi governa o ha governato fino a ieri, continua a raccontare frottole e a scaricare responsabilità. L’interrogazione presentata in Città Metropolitana da Antonio Segalerba sulla posizione della nuova sindaca Silvia Salis lascia basiti: si sveglia adesso, dopo otto anni passati al governo locale, a fare opposizione a un’opera che ha sempre protetto?
Ci vuole davvero una bella faccia tosta. Prima il nemico era Levaggi, ora lo diventa la nuova sindaca di Genova. Sempre a puntare il dito altrove, mai una volta che si assumano le proprie responsabilità. Ma chi ha amministrato Chiavari negli ultimi otto anni?
Segalerba oggi finge di stupirsi del ricorso presentato da IREN al Consiglio di Stato. Davvero vogliamo credere che un atto di quel peso venga scritto, protocollato e depositato in cinque giorni senza che né lui né Messuti sapessero nulla? Oppure hanno solo smesso di controllare, tanto il conto lo pagano i cittadini?
In consiglio comunale, quando è stata proposto di impegnarsi a spostare il depuratore a Preli, “Avanti Chiavari” ha votato contro confermando, di fatto, l’area di colmata. Non una sola azione concreta, non una delibera, non un atto amministrativo per cambiare rotta. Solo comunicati, polemiche e scaricabarile.
In otto anni, se avesse voluto veramente fare il bene di Chiavari, avrebbe cercato proposte alternative come piccoli depuratori piuttosto che un depuratore unico, soluzione che proponiamo da almeno 10 anni.
Chiavari merita di più. Merita amministratori che difendano davvero il territorio, non politici che si ricordano della Colmata solo quando perdono la poltrona.
GRILLO: Chiavari non si merita teatrini politici di questo livello. Mentre il territorio rischia di essere devastato da un’opera sbagliata, loro continuano a recitare la parte dei ‘non colpevoli’. Ma i cittadini non sono scemi: hanno capito perfettamente da che parte stanno.
