SPIAGGE CHIAVARI: TRA ERRORI, RITARDI E COSTI FUORI CONTROLLO

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SPIAGGE CHIAVARI: TRA ERRORI, RITARDI E COSTI FUORI CONTROLLO

Il progetto di spostamento dei pennelli delle spiagge di Chiavari continua a dimostrarsi un caso emblematico di scelte discutibili e poca attenzione alle reali esigenze della città. Nonostante sia stata più volte dichiarata completata, la cella 1 è ancora priva della rampa di accesso alla spiaggia, un elemento essenziale per garantire l’accessibilità a tutti. Le immagini allegate testimoniano chiaramente questa mancanza, che dimostra ancora una volta l’approssimazione con cui l’amministrazione sta dando comunicazioni ai cittadini.

Anche la qualità del materiale utilizzato solleva perplessità. Nella relazione generale del progetto si specificava che il ripascimento sarebbe stato realizzato con materiale da frantoio di cava con pezzatura tra 20 e 50 mm, inizialmente spigoloso ma destinato a essere levigato nel tempo dagli agenti atmosferici. Tuttavia, le foto scattate sul litorale (con un foglio a4 comparativo) mostrano una realtà ben diversa: il materiale appare di dimensioni nettamente superiori rispetto a quanto dichiarato, rendendo il futuro litorale difficilmente usufruibile. Il tratto di spiaggia tra il Rupinaro e gli ex bagni Ste è già stato ribattezzato ironicamente “la spiaggia dei fachiri”, un chiaro segnale di come questa scelta stia compromettendo la fruibilità della costa. Per tornare ad una situazione accettabile ci vorranno anni!

Da ciottoli levigati e sabbia a materiale di cava grosso e appuntito: la nuova composizione della spiaggia, imposta, rischia di renderla inospitale e pericolosa. Gli operatori balneari nuovi e riconfermati, subiranno gravi disagi, il turismo ne risentirà e i cittadini dovranno fare i conti con una scelta miope e dannosa. 

Non si possono accettare le solite giustificazioni dell’amministrazione, che continua a scaricare le responsabilità su fattori esterni come il maltempo o errori progettuali iniziali. Queste sono scelte politiche e vanno assunte come tali. La cella 1, ad esempio, è stata modificata in corso d’opera con l’aggiunta di una soffolta e di un pennello più imponente, segno evidente di una progettazione iniziale carente nonostante, anche in questo caso, l’amministrazione abbia sempre ignorato le voci della minoranza.

A tutto questo si aggiunge un ulteriore problema che colpisce direttamente cittadini e turisti: l’aumento esponenziale dei prezzi delle concessioni balneari. I nuovi bandi hanno portato a un rincaro senza precedenti, con lettini e cabine che in alcuni casi hanno raggiunto cifre assurde, arrivando fino a 4.000 euro. Questo significa che una giornata al mare diventa sempre più un lusso per pochi, penalizzando le famiglie chiavaresi e scoraggiando il turismo di prossimità. Si continua a parlare di Chiavari come città turistica ma si fa di tutto per tenere lontani i villeggianti.

Questi rincari non sono il frutto di dinamiche di mercato imprevedibili, ma la diretta conseguenza di scelte precise dell’amministrazione, che ancora una volta dimostra di essere distante dalle esigenze reali della città.

Chiavari merita una gestione più attenta e responsabile delle proprie spiagge. Questo progetto, invece di valorizzare il litorale, rischia di trasformarlo in un simbolo di inefficienza e scelte sbagliate. Chi ha deciso dovrà assumersene la responsabilità e rendere conto ai cittadini.

Sulla questione è intervenuto Davide Grillo, che ha dichiarato:

“Questa situazione è il risultato di scelte politiche sbagliate, e l’amministrazione non può continuare a nascondersi dietro scuse e ritardi. Gli operatori balneari si trovano ancora nell’incertezza, senza risposte chiare a poche settimane dall’inizio della stagione estiva, mentre i cittadini sono costretti a fare i conti anche con costi proibitivi per accedere alla spiaggia oltre che dover camminare su pietre appuntite. È inaccettabile che un bene pubblico venga gestito in questo modo, trasformando il nostro litorale in un cantiere anziché in una risorsa accessibile e ben curata. Chiavari merita una gestione più chiara, seria e responsabile.”