Le mie proposte prima ignorate, ora copiate: sullo scolmatore la storia si ripete

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Era il marzo 2022 quando proposi lo scolmatore del Lavagna come alternativa alla Diga Perfigli, facilmente riscontrabile con una ricerca online, un’idea che allora venne derisa e ignorata dall’amministrazione. Scrivevo, e ribadivo in più occasioni, che quella era la strada da intraprendere per mettere in sicurezza l’Entella senza devastare l’ambiente e senza sprecare denaro pubblico.

Tre anni dopo, nel settembre 2025, scopriamo che proprio questa soluzione viene oggi inserita nello studio di fattibilità della Regione Liguria. Insomma, ci sono voluti anni perché la politica locale arrivasse a riconoscere come praticabile la proposta che avevo già messo nero su bianco. Nel frattempo, però, tempo e soldi sono andati persi in discussioni sterili e in progetti campati in aria.

Non è certo la prima volta che accade. Lo stesso copione lo abbiamo vissuto con il depuratore: da più di dieci anni sosteniamo che dovesse rimanere a Preli, e solo ora, dopo anni di opposizioni e accuse, anche chi governava arriva a dire che quella era la scelta giusta. Ancora una volta la realtà dimostra che le nostre posizioni non erano frutto di improvvisazione, ma di buon senso.

Eppure, ogni volta che intervengo, vengo etichettato come “incompetente” o come uno che non porta proposte. Le idee non sono mai mancate, semplicemente non erano prese in considerazione perché portavano la firma di Davide Grillo. Bastava cambiare etichetta e improvvisamente diventavano proposte serie. Oggi chi governa Chiavari e la Regione si trova costretto a rincorrere quanto avevo già suggerito, e questo la dice lunga sulla credibilità di chi continua a dipingermi come uno che non ha idee.

Chiavari e il Tigullio meritano amministratori capaci di guardare avanti, non politici che perdono tempo a screditare chi propone soluzioni per poi, dopo anni, ritrovarsi a doverle copiare.

Dichiarazioni di Davide Grillo, presidente di Impegno Comune:
«Per anni mi hanno dato dell’incompetente, uno che non fa proposte. Oggi, invece, si scopre che dopo anni le soluzioni che porto avanti vengono adottate proprio da chi mi criticava. Questo dimostra due cose: che le nostre proposte sono concrete e che chi governa ha più interesse a screditare gli altri che ad ascoltare. Il problema è che a pagare questi atteggiamenti non sono io, ma sono i cittadini che perdono tempo prezioso e vedono sprecare risorse che potevano essere usate meglio».