Comunicato stampa – Impegno Comune e Vola Chiavari
Spiagge “riqualificate”? Poca gente, sabbia grossolana e promesse evaporate.
Chiavari, 2 luglio 2025 – A quasi un anno dall’approvazione della variante progettuale sugli interventi di difesa e riqualificazione del litorale, possiamo dirlo con chiarezza: il risultato è sotto gli occhi di tutti… o forse sarebbe meglio dire: sotto i piedi di pochi. Già, perché la nuova spiaggia, quella frutto di milioni di euro di appalti, progetti e varianti, è oggi poco frequentata, spesso vuota, e, visto il materiale utilizzato, una cava a cielo aperto che solo grazie al grande lavoro degli operatori balneari riesce ad essere “presentabile”.
In attesa di sapere se la variante approvata nel 2024 sia stata nel frattempo superata da nuovi documenti, perché chiarezza e trasparenza non sono certo il forte di questa amministrazione, resta il fatto che quanto approvato allora è sconcertante: lavori solo parziali nella cella C3 (Da Piazza dei Pescatori in poi) per “mancanza di fondi” e uso, per le celle C1 e C2 (dalla foce del Rupinaro a Piazza dei pescatori), di materiale grezzo da cava non vagliato, incompatibile con qualsiasi idea di fruizione naturale e turistica della spiaggia.
Il risultato? Materiale acuminato che si muove, si sposta e si perde. I tecnici parlano di “accumuli anomali verso levante” e “erosione alla radice dei pennelli”. Noi preferiamo dire che il litorale si sta “sgretolando in tempo reale”, mentre i cittadini si tengono alla larga da una spiaggia diventata una distesa di pietre smosse e interventi a metà.
E la discesa per le persone con disabilità, prevista nella cella 1? Che fine ha fatto? Non risulta più menzionata. Anche questa promessa si è persa nei meandri delle varianti?
Ma il vero paradosso è che, oltre alle opere tagliate e ai materiali discutibili, mancano anche i servizi più elementari: poche docce, nessun bagno, nessuna cabina di cambio. In pratica, una spiaggia costata milioni che non è né comoda né accessibile. Una distesa ghiaiosa dove, alla fine, ti puoi solo sedere, ma non troppo a lungo, prima di tornartene a casa.
Non solo si tagliano intere porzioni di progetto (la cella C3 di ponente è stata lasciata “allo stato dei luoghi”), ma si taglia anche l’accessibilità, e quindi la dignità, a chi ha diritto di godere del mare come chiunque altro.
E tutto questo mentre si continuano ad annunciare trionfalmente “lavori per il bene del litorale”.
Se il prezzo di queste opere sono spiagge scomode, vuote e inaccessibili, allora forse è un bene che i fondi per la cella C3 siano finiti. È l’unico tratto che si è salvato, almeno finché non decideranno di riempirlo con altro pietrisco.
Impegno Comune e Vola Chiavari denunciano con forza il metodo dell’amministrazione: opaco, improvvisato, autoreferenziale.
Un metodo fatto di progetti “a stralci”, varianti correttive su varianti già corrette, e nessun dialogo con cittadini, bagnanti o operatori turistici.
Chiavari merita un litorale vero, naturale, curato e accessibile. Non un manuale di ingegneria costiera mal riuscita.
GRILLO:”Spendere milioni non basta se manca una visione complessiva. Qui si procede a colpi di varianti, si lavora a stralci, si taglia dove fa comodo e ci si dimentica sempre della cosa più importante: i cittadini e la fruibilità reale delle spiagge
